Prevenzione

I tumori non sono solo una questione di tratti genetici ereditati dai genitori, ma soprattutto di stile di vita. Lo dice la scienza.

Le malattie cardiovascolari, le malattie polmonari croniche, le neurodegenerazioni come Alzheimer  non sempre capitano per caso, ma affondano le radici in scelte di vita sbagliate. Lo dice la scienza.

Il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach disse “siamo ciò che mangiamo”. Non solo: siamo ciò che consapevolmente scegliamo di essere e siamo il risultato degli stimoli che decidiamo di offrire al nostro corpo. E proprio dal nostro corpo dobbiamo partire ad attuare tutti quei cambiamenti volti a prevenire le malattie croniche, quelle malattie che vedono tra le cause pochi fattori di rischio, conosciuti e prevenibili. 

CONOSCIUTI E PREVENIBILI!

La medicina del XXI secolo non deve essere solo una medicina che cura, ma deve prioritariamente concentrarsi proprio su quei fattori di rischio così da agire  in prevenzione di tutte quelle patologie che dipendono quasi esclusivamente dalla nostra incapacità di rapportarci con cibo, lavoro, stress, movimento e dalla nostra scelta di assumere sostanze dannose. Modificando tali fattori si andranno a riparare quelli squilibri che, sul lungo periodo, determineranno la comparsa della malattia

Di tutti i fattori che si sono dimostrati associati a un maggior rischio di cancro, quello più solidamente dimostrato è il sovrappeso. Circa 1/3 dei bambini italiani e più di 1/3 della popolazione italiana adulta è in sovrappeso. 

Nel mondo si calcola che circa 1 miliardo di persone dipenda dal fumo. Di questi circa la metà è destinata a morire per i danni portati da questa dipendenza.

Uno studio italiano pubblicato su Scientific Reports ha documentato che nel Lazio l’80% dei giovani di età compresa tra 13 e 20 anni beve alcolici e di questi il 6,1% ha un disturbo da abuso di alcol. ( “Binge Drinking among adolescents is related to the development of Alcohol Use Disorders: results from a Cross-Sectional Study” Sci Rep, 2018 )

Oggi circa 10 milioni di persone si ammalano di cancro (e questo numero, se non facciamo niente, è destinato ad aumentare).

Di queste almeno il 30% avrebbero potuto evitarlo. Il 30%, almeno. 

Questo significa che 1 tumore su 3 si potrebbe evitare vivendo nella maniera corretta: corretta non significa necessariamente castrante, in privazione, significa però vivere di qualità, cioè cambiare il modo di mangiare (non necessariamente mangiare meno, ma sicuramente mangiare meglio), spegnere (meglio, mai accendere) la sigaretta, riscoprire la bellezza di fare passeggiate, passare meno ore davanti a TV e analoghi, mantenere la socialità, riscoprire gli hobbies, lasciare andare stress ed ansie, occuparsi anche della propria mente, rispettandola e curandola laddove serva…

Oggi molte delle cose che presentano un aspetto accattivante e ci vengono offerte con maniere suadenti possono avere conseguenze estremamente dannose, a volte nell’immediato, altre volte a lungo termine. Occorre imparare a riconoscerle ed adoperarsi per non cadere in tentazione, prima che l’effetto della prolungata esposizione sia diventato irreversibile.

Dobbiamo iniziare noi adulti perché solo attraverso di noi i nostri figli, gli adulti del domani, apprenderanno quei comportamenti volti a preservarne la salute.

Vale la pena cambiare, per noi e per loro, generazione del futuro, perché solo così potremmo sperare in un cambio di rotta di quei numeri allarmanti che, ahimè, domani non saranno numeri ma vite.

Ti insegneremo la differenza tra prevenzione e diagnosi precoce, termini che oggi vengono spesso confusi.

Capiremo insieme quali cambiamenti effettuare, senza quel dogma ormai sorpassato che vede la medicina come qualcosa che toglie (non fare, non mangiare, non…). Possiamo insegnarti a sostituire un comportamento dannoso con uno benefico, a scegliere il cibo migliore, a riappropriarti della tua libertà. Tutti hanno bisogno di essere guidati nel fare le scelte di vita migliori, perché il piano alimentare adeguato non serve solo per dimagrire, la guida verso un’attività fisica non è appannaggio dell’atleta e il benessere psicologico non va ricercato solo se c’è un problema insormontabile: la Medicina d’Insieme si occuperà di te nell’ambito della prevenzione personalizzata sotto tutti i punti di vista. Ma per farlo abbiamo bisogno di te: sei disposto a cambiare?

Dalle nostre scelte deriva il nostro futuro. 

E, mai come oggi, dalle nostre scelte deriva il futuro dei nostri figli.

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